La musica sul tuo telefonino

/data/musicyes/telefonino.jpg La musica sta cambiando. O meglio, sta mutando il modo in cui le persone vi interagiscono. Chi compra musica in un normale negozio è ormai considerato un dinosauro. Vanno per la maggiore shop on line e musica digitale. Tutto insomma ci sta portando ad una graduale morte della fisicità della musica.

E' in questo periodo che la musica per i telefonini sta letteralmente spopolando. Siti come Kalauras catturano l'attenzione dell'utente perchè racchiudono l'essenza del fenomeno in questione. Il disco fatto e costruito attorno ad una manciata di singoli e di video, il disco composto da una decina di tracce al massimo, morirà di qui a qualche anno. Visione troppo pessimistica?

Chi scrive spera che la tendenza si arresti e che il valore della fisicità della musica rimanga sempre apprezzato e capito dagli appassionati di mezzo mondo; il problema è che i dati registrati in questi ultimi anni da parte delle multinazionali della musica e del commercio on line sono inversamente proporzionali. Se da una parte i dischi non vendono più, diversa invece è la sorte che investe ogni giorno i brani scaricati dalla rete in favore di pc e telefonini.

La musica che offre internet (molto curata anche la sezione di Libero) è libera da vincoli e da sottomissioni varie. L'utente si collega e scarica (quando va bene a pagamento) dei brani che nella migliore delle ipotesi finiranno in pasto ai telefonini di amici e parenti. Salta alla mente il caso dei Rafiohead. Il gruppo inglese ha ultimamente messo a disposizione sul web l'ultimo disco. Il risultato? Più del 40% degli utenti ha scaricato i brani del lotto senza sborsare nulla (alla faccia dell'esperimento del gruppo di Oxford). La musica diluita nei Pc e nei telefonini avrà dunque la meglio sulle vecchie sette note che albergano nei cd e nei vinili?