Jazz Italiano Live 2008 parte 2 Doctor 3: “Omaggio alle Canzoni del Sessantotto” 4/5
Quello condotto dai Doctor 3 è un viaggio attraverso le canzoni che hanno segnato la stagione ribelle del 1968, e degli anni subito a seguire. La band, non nuova a rivisitazioni del mondo rock-pop, rilegge con classe infinita alcuni dei più grandi brani di quel periodo: da “Jumpin’ Jack Flash”, smussata e vestita con l’abito buono per l’occasione, alle leggendarie pagine scritte da Paul Simon, come “The Sound of Silence” e “Mrs Robinson” che, alla soglia dei quarta anni, appaiono ancor più cariche di bellezza e fascino. Omaggio che vive anche sui ricordi dei tre, all’epoca poco più che bambini; ecco quindi spuntare come le più classiche ciliegie sulla torta: la fizzante “Aquarius/Let the Sunshine in” degna portabandiera della disco; la gagliarda “Glad” dei mai troppo considerati Traffic; e l’inevitabile “(Sittin’on) the Dock of the Day” di Otis Redding. Chiude il cerchio l’incursione di Fiorello nei panni del guastatore trombettista Paolo Fava ne “La Bambola”. Spassoso.
Doctor 3: Danilo Rea - pianoforte, Enzo Pietropaoli - contrabbasso, Fabrizio Sferra – batteria.
7. Furio Di Castri e Antonello Salis: “Omaggio all’Opera” 4/5
Prendete un gruppo di musicisti jazz – non scelti a caso, ma tra tra quelli ai quali piace viaggiare alla scoperta di profumi e sapori diversi – e metteteli alle prese con delle arie di Opera legate al vino. Ecco venir fuori “L’omaggio all’Opera” che Antonello Salis e Furio Di Castri hanno messo in scena per la serie “Jazz Italiano Live 2008”. Una performance - nata dall’irriverenza e la voglia di allargare i propri confini stilistici - che sa di sfida, intrisa di momenti travolgenti, colorati, pazzeschi. Ecco quindi che Verdi, Mozart e Puccini diventano fonte d’ispirazione, sono rielaborati e spogliati della loro pomposità per essere rivestiti con i panni della cangiante filosofia jazz di Salis e Di Castri. Insieme agli altri musicisti, misurati e complici, si unisce al brindisi il sempre più trasversale Elio, che con la partecipazione vocale nella controversa “Para – Ebbrezza” dà un’ulteriore pennellata di colore a questo riuscito progetto. Il jazz come non l’avete mai bevuto.
credits: Furio Di Castri - contrabbasso, Antonello Salis – pianoforte e fisarmonica, Mauro Negri – clarinetto e sax alto, Mauro Ottolini – tuba, bombardino e trombone – Michele Rabbia, batteria – special guest: Elio voce in “Para – Ebbrezza”.
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