Manic Street Preachers - Send Away The Tigers
Una band che non è mai banale. I gallesi Manic Street Preachers sfornano l’ottavo disco della loro carriera mostrando ancora gli artigli di un tempo. Quasi vent’anni di storia, condita da momenti difficili (come la scomparsa nel 1995 del chitarrista e autore Richie James Edwards) e da episodi esaltanti (nel ’98 l'enfasi dei primi tre album cedeva il posto ad un rock malinconico e intimista, sfociando in quella piccola gemma che è "This Is My Truth, Tell Me Yours"). La formazione britannica si è costruita sin dagli esordi una solida reputazione da combat rockers, mantenendo sempre uno zoccolo duro di fedelissimi al seguito (anche quando le sonorità della band si sono fatte più palesemente Pop). Ora però si torna alle origini, sbandierando anche un attaccamento alle radici proletarie (la cover nascosta della lennoniana Working Class Hero in chiusura ne è sentore). Con questo “Send Away The Tigers” si ritorna ad un rock più sfarzoso e tagliente (limato dall’abbandono di qualsiasi ambizione sperimentale). Send Away The Tigers mette subito le cose in chiaro. La prima traccia infatti dà il la a quello che sarà un disco solare e squisitamente elettrizzante. Il riff chitarristico che ripercorre l’intero pezzo si pianta in testa al primo ascolto mentre la voce di James Dean Bradfield si fà acuta ed evocativa. Alla produzione di Dave Eringa, come in “Know Your Enemy”, spetta il compito di dare un diverso tocco sonoro a ciascun brano. Apprezzabile il primo singolo estratto da questo lavoro; Your Love Alone Is Not Enough (con la collaborazione di Nina Persson) ha le carte in regola per diventare il tormentone alternativo dell’estate. Melodie ricercate e molto originali si incastrano alla perfezione con le sonorità elettriche delle sei corde; ne viene fuori una bella e romantica power ballad ben suonata e molto coinvolgente. Proprio nella ricerca della melodia perfetta sta uno dei motivi conduttori del disco. I Am Just A Patsy è condita abilmente di amabile malinconia; la vera forza del pezzo sta però nell’energia che deriva dalla comunione d’intenti granitica che intercorre tra la sezione ritmica e le chitarre (vere protagoniste dell’intero lotto). "Send Away The Tigers" è dunque senza dubbio un disco che attesta lo stato di salute e benessere di cui ancora godono queti tre ragazzi gallesi negli anni 2000. Tracce Send Away The Tigers Underdogs Your Love Alone Is Not Enough Indian Summer The Second Great Depression Rendition Autumnsong I Am Just A Patsy Imperial Bodybags Winterlovers Working Class Hero
04 settembre 2007
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