Pfm - 35 anni di rock immaginifico

35 anni di rock immaginifico”: questa frase posta a completare il titolo, racchiude in sé tutta la forza della musica della Premiata Forneria Marconi. In 35 anni di storia (qui parlare di carriera è riduttivo), la band nostrana è passata attraverso le turbolenze dei cambiamenti sociali e delle mode, si è reinventata e, attraverso alti e bassi, è riuscita sempre a proporre la propria visione del rock, riuscendo a conquistare una popolarità internazionale.
Donato Zoppo ripercorre questi 35 anni, scandendo il tempo con le uscite discografiche ma, motivo per cui questo libro andrebbe letto da tutti gli appassionati di musica e non solo dai fan della PFM, non si limita ad una sterile disamina sui lavori del gruppo, bensì li inserisce nel flusso del contesto storico, riuscendo così a tratteggiare mirabilmente le diverse “epoche” in cui la band si è trovata vivere: i rapporti con il progressive inglese (in particolare con Greg Lake e Peter Sinfield), la conquista dell’America, l’incontro con De Andrè; sono tutti eventi “vivi”, raccontati con passione e competenza. Tutto questo può sembrare una sciocchezza ma, secondo me, dona fluidità al libro: sembra quasi di leggere un manuale di storia della musica, che ha come punto di vista la Pfm ma che spazia lo sguardo a 360° sul panorama musicale e non. Un esempio su tutti: lo sbarco in America della PFM. L’autore non si è limitato ad uno sterile “hanno suonato qui ed hanno suonato questo”, bensì ci ha introdotto anche nel clima sociale e politico che vigeva in America (e anche la caduta dei sogni del gruppo venuto a contatto col “sogno americano”).
Donato Zoppo divide il percorso storico della band in tre trance ben definite: il progressive degli anni ’70 (il periodo che io preferisco, N.d.R.), il rock metropolitano degli anni ’80 e il ritorno al prog degli anni ’90: la narrazione (sì, intendo proprio narrazione) parte dagli inizi beat dei “Quelli” (la PFM in nuce) fino ad arrivare all’ultima esperienza discografica (fino ad ora si spera) che risponde al nome di “Dracula-Opera rock” (a proposito, se non ancora non avete visto il musical a teatro fateci un salto, potreste uscirne soddisfatti). Ripercorrete con la band i 35 anni di storia che, tra alti e bassi, tra abbandoni illustri e concerti mirabolanti, hanno fatto della Premiata Forneria Marconi un vanto dell’Italia all’estero, i pionieri della conquista dei mercati internazionali, spianando la strada alle nuove leve che cercano oggi di ripercorrere i passi degli indiscussi alfieri del prog italiano.
Giannini Renzo
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