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Carriera di Vasco Rossi: il “provoca(u)tore” spericolato

Iniziamo col dire che Vasco Rossi nasce a Zocca, in provincia di Modena nel 1952 e già all’età di 14 anni forma il suo primo gruppo “ i Little Boys”. A ventitre anni, insieme ad alcuni amici, fonda “Punto radio” dove per circa quattro anni lavora come dj radiofonico. Da quello che si legge, è stato un dj con gusti musicali davvero particolari ed alcune canzoni venivano ripetute più volte durante l’intero arco del programma radiofonico.

La prima parte della carriera di Vasco

Dj di giorno, compositore durante le pause e nel tempo libero - anche su consiglio di Gaetano Currieri - inizia ad incidere le prime canzoni (formato 45 giri) “Jenny/Silvia” che, insieme ad altri brani, confluisce nel suo primo lavoro del 1978 dal titolo “Ma cosa vuoi che sia una canzone”. L’album non riscuote molto successo ma viene fatto conoscere a livello “regionale” proprio attraverso l’emittente radiofonica.

Per definire il suo talento, Vasco utilizza queste parole: “Non mi sento particolarmente un fenomeno. Non sono particolarmente intelligente. E’ che ho dei momenti di genio e passo lunghi periodi di normale mediocrità”. Compone il suo secondo lavoro “Non siamo mica gli americani” in cui è contenuta “Albachiara” che lo farà conoscere in maniera più ampia diventando per molti una canzone super gettonata soprattutto a Modena e provincia.

Un successo immediato per il cantautore di Zocca

Nel 1980 riesce a mettere “a segno” un altro successo con “Colpa d’Alfredo”che, anche se per molti versi rimane un album “pesante” e di non facile ascolto, rivisto in chiave contemporanea assume un’immagine molto diversa! Cambia letteralmente genere nel 1981 pubblicando “Siamo solo noi” che non ebbe vendite sbalorditive al momento del lancio ma, oggi, è un disco ricercato sia nella versione vinile che -addirittura- in cassetta.

È con San Remo che il “provoca(u)tore” viene conosciuto e la sua figura riesce a prendere piede in Italia anche se la stampa dell’epoca, soprattutto per via dello stile di vita sregolato, non esita a criticarlo. È il 1982 e con il brano “Vado al massimo” si classifica in ultima posizione (a pari merito con Adelmo Fornaciari in arte Zucchero con “Una notte che vola via”), ma si vede che era(no) già troppo avanti per essere compreso/i dalla giuria dell’Ariston. Le vendite del disco ebbero un tale successo da riuscire ad imporsi al grande pubblico costringendo la casa discografica a numerose ristampe.

La rivincita di Vasco Rossi, cantautore nazionale

Nell’83 Vasco Rossi partecipa al Festival Bar e vince con “Vita spericolata” che, interpretata nel Teatro Ariston l’aveva relegato al penultimo posto della classifica! Come saprete certamente tutti, il brano è tratto dall’album “Bollicine” che, insieme a “Vita spericolata”, farà la fortuna del cantautore.

Fra le canzoni più belle contenute ricordiamo “Una canzone per te”. Sono particolarmente legato a questo testo in quanto ha caratterizzato la mia giovinezza con le prime “simpatie”, delusioni amorose e qualche rara conquista: il mio amore, la raggiante ragazza siciliana -poi diventata mia moglie- che mi ha regalato due splendidi bambini ed a breve .…. non distraiamoci e continuiamo a parlare di Vasco.

Solo per notizia “Bollicine” in versione vinile è talmente ricercato nei negozi specializzati del settore che risulta quasi impossibile trovarne una copia in ottime condizioni anche se sono disponibili le attuali ristampe -rimasterizzate- dalla qualità sonica decisamente superiore alle prime che l’interessato, con una ventina d’euro, riuscirà a portarsi a casa insieme ad un pezzo di storia di una generazione.

Una serie di consecutivi lavori lo portano ad essere amato in Italia. Parliamo di “Cosa succede in città” del 1985, “C’è chi dice no” del 1987 e “Liberi liberi” dell’89 con i quali Vasco riesce ad avere un grande successo che lo consolida definitivamente dal punto di vista artistico e le cui tournée - con veri record di spettatori - lo consacreranno rockstar.
Torna nuovamente a colpire con “gli spari sopra” decimo album che gli varrà ben dieci dischi di platino, per non parlare del Tour ad esso legato che segnerà un record di presenze da far letteralmente vergognare molti grandi artisti internazionali. Nel 1996 troviamo “Nessun pericolo per te” seguito nel 1998 da “Canzoni per me” che gli vale il Premio Tenco.

L'ultimo Vasco: successo o decadenza?

Siamo giunti quasi ai nostri giorni con “Stupido Hotel” disco più venduto dell’anno e “Buoni o cattivi” del 2004 con relativi bellissimi video musicali. È il 2008 quando pubblica il suo quindicesimo lavoro “Il mondo che vorrei” anche in versione vinile a tiratura limitata che resta in classifica per quasi due anni e riesce ad ottenere ben venti album di platino. Nel 2011 esce “Vivere o niente” (anche qui in versione vinile a tiratura limitata) che segue quasi le orme del predicente, fino a giungere a “l’altra metà del cielo” di cui abbiamo parlato nella precedente recensione.

Sulla vita di Vasco è stato realizzato un film documentario dal titolo “questa storia qua” uscito nel settembre dello scorso anno e presentato alla 68ma Mostra Internazionale D’arte Cinematografica come evento speciale. Il documentario descrive l’eccezionale percorso musicale ed artistico del cantautore commentato attraverso la sua voce con inediti e materiale di repertorio accompagnato da molti dei grandi successi che lo hanno reso uno dei più grandi artisti del nostro tempo.

Si stima che Vasco Rossi abbia venduto circa trenta milioni di dischi in poco più di trent’anni di carriera, con un successo sempre crescente che speriamo continui ancora con altri lavori inediti e tanto altro successo.
Se qualcuno mi domandasse quale è il disco che preferisco di Vasco, risponderei tutti, anche se ho una simpatia dovuta ad un particolare trascorso della mia vita. “Nessun pericolo … per te” è il lavoro dove il cantautore crea dieci brani veri ed intensi, con la convinzione di aver scritto dei testi “da vivere” ma con la consapevolezza di fermarsi e guardare, ascoltare il mondo, il suo dire. La scelta dell’album sarà forse dovuta anche al valore delle parole “sono lontani quei "momenti"...quando "uno sguardo" provocava "turbamenti".. quando la vita era più facile...” (da Sally), ma in ogni caso è certamente il più bel testo mai scritto!

L’infanzia di Vasco è stata molto felice anche se segnata dalla scomparsa del padre che faceva il camionista, morto d’infarto mentre era alla guida di un vecchio camion. La prematura perdita - a detta del cantautore - è stato uno dei punti determinanti per la carriera artistica in quanto è come se alla sua morte gli avesse trasmesso la forza di carattere e una sua parte avesse iniziato a vivere dentro di lui.

Certamente si nota che ammiro quest’artista che, nato in una modesta famiglia, con una casa di pochi metri quadrati, ha sempre dichiarato nelle interviste che non ha mai avuto l’impressione che gli mancasse qualcosa perché è sempre stato circondato dall’amore della famiglia. Ha avuto un’infanzia felice ed un’adolescenza fantastica anche se nell’istituto dei Salesiani - dove era stato iscritto dalla madre - veniva preso di mira dai compagni di collegio che tendevano ad isolarlo e schernirlo per il suo carattere timido e le sue origini di paese. E’ con il conseguimento della patente di guida che trova la libertà.

La sua vita, come abbiamo visto, non è stata solo di successi ma la sregolatezza tra gli anni 82-86 gli ha fatto subire anche “umiliazioni” a seguito delle quali gli hanno attribuito l’etichetta di “sballato” (sapete bene di cosa stiamo parlano).
In ogni caso il suo talento, insieme ai suoi errori, ci ha regalato canzoni che accompagneranno per sempre la nostra generazione.

Giuseppe Alesii

Sally - Vasco Rossi

Sally cammina per la strada senza nemmeno....
....guardare per terra
Sally è una donna che non ha più voglia
....di fare la guerra
Sally ha patito troppo
Sally ha già visto che cosa....
"ti può crollare addosso"!
Sally è già stata "punita"...
per ogni sua distrazione o debolezza...
per ogni "candida carezza"...
"data" per non sentire....l'amarezza!
senti che fuori piove
senti che bel rumore...
Sally cammina per la strada sicura
senza pensare a niente!
....ormai guarda la gente
con aria indifferente...
....sono lontani quei "momenti"...
quando "uno sguardo" provocava "turbamenti"..
quando la vita era più facile...
e si potevano mangiare anche le fragole....
perché la vita è un brivido che vola via
è tutt'un equilibrio sopra la follia....
..........sopra follia!
senti che fuori piove
senti che bel rumore...

Ma forse Sally è proprio questo il senso...il senso...
del tuo "vagare"...
forse davvero ci si deve sentire....
alla fine....un Po' male!....
Forse alla fine di questa "triste storia"
qualcuno troverà il coraggio
per affrontare "i sensi di colpa"...
e CANCELLARLI da questo "viaggio"....
per vivere davvero ogni momento.....
con ogni suo "turbamento"!....
e come se fosse l'ultimo!

Sally cammina per la strada..."leggera"...
ormai è sera...
"si accendono le luci dei lampioni"...
"tutta la gente corre a casa davanti alle televisioni"..
ed un pensiero le passa per la testa
"forse la vita non è stata tutta persa"...
forse qualcosa "s'è salvato"!!...
forse davvero!...non è stato "poi tutto sbagliato"!
"forse era giusto così!?!"....
........eheheheh!.........
forse ma forse ma si....
cosa vuoi che ti dica io
senti che bel rumore


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