Frankie goes to Hollywood: guida alla band di Relax

Negli anni 80’ furono una delle tante band a fare ingresso nel mondo della musica internazionale divenendo presto una presenza fissa nelle classifiche top10. Sto parlando di un gruppo molto stravagante di Liverpool: i Frankie Goes to Hollywood che hanno accompagnato costantemente, attraverso la continua e martellante emissione sulle principali frequenze radio, la mia adolescenza.

La nascita della band anni '80

Il nome della band con molta probabilità deriva da un titolo pubblicato dalla rivista americana "The New Yorker", mentre il nome dicono sia riconducibile a Frank Sinatra, anche se sono personalmente più propenso a ritenere che si tratti di Frankie Vaughan di Liverpool. Di getto e senza alcuna difficoltà, s’imposero per sound e particolare stile ai vertici di tutte le classifiche internazionali con il brano “Relax”.

Relax, l'inno dei Frankie goes to Hollywood

Chi ha vissuto la propria giovinezza a cavallo degli anni ‘80 ed inizio dei ‘90, non può non ricordare questo insolito gruppo e soprattutto, oltre a “Relax”, altri singoli quali “Two Tribes” e “The Power of love” che ci fece letteralmente innamorare durante le festività natalizie! Anche i video associati alle canzoni non erano affatto semplici per il periodo!
Sulla scia di questi singoli si sviluppò la cosiddetta Frankie-mania che ancora oggi è osannata da un più che discreto numero di estimatori di quello che allora era stato considerato quasi un nuovo stile musicale!

Gli album dei Frankie goes to Hollywood

Album come “Welcome To The Pleasuredome” (1984) o “Liverpool” (1986) vendettero talmente tanto che portarono ai vertici assoluti la pop band, rendendola in pochissimo tempo uno dei gruppi più amati e seguiti di sempre.
Ancora oggi troviamo sugli scaffali dei centri commerciali o nei negozi specializzati copie delle loro raccolte in digitale, in versione speciale e remix, che ruotano esclusivamente sui due lavori del passato.

Più difficile è reperire dischi in vinile dell’epoca soprattutto le versioni a 45 giri (in formato da 30 cm) in ottimo stato di conservazione in quanto ricercatissime. Nonostante la grande richiesta da parte degli appassionati, cosa molto strana è che non sono mai state proposte, da parte delle grandi case discografiche, ristampe in vinile dei Frankie.

Il gruppo Frankie goes to Hollywood nasce quando William Holly Johnson (personalità del movimento punk di Liverpool, autore di testi e solista) conosce Paul Rutherford, cantante, ballerino noto al mondo anche per essere stato uno dei primi artisti ad esibire un piercing al capezzolo e per l'asso di cuori tatuato sul braccio. Alle due “personalità” si uniscono in seguito Peter Gill (alla batteria), Jed O'Toole (al basso) e suo cugino Brian Nash (alla chitarra). I FGTH che emergono dal tardo movimento punk degli anni settanta (Rutherford, ad esempio proviene dai The Spitfire Boys), erano stati capaci di creare Musica, ritmo e anche album frizzanti, dalla tecnica e dagli arrangiamenti molto curati e dal risultato certo, preciso, diretto ed efficace.

Dato il successo commerciale del gruppo, anche se qualche elemento verrà avvicendato, sembra irragionevole pensare che la pop band si sia sciolta a seguito di dissidi dovuti al denaro. Ritengo si sia trattato di un “progetto mediatico” più che band vera e propria e, difatti, musicalmente mostreranno “la coda” quasi subito dopo una carrellata di singoli “The Power of Love, (best-seller natalizio) e l’album più che discreto “Welcome To The Pleasuredome”.

Quello che è assolutamente certo, in ogni caso, è che i Frankie GH passeranno alla storia per essere la seconda band UK di tutti i tempi a raggiungere il primo posto con i primi tre singoli (Relax, Two Tribes e The Power of Love).
Il mio rimpianto? Quello che avevano ancora molto da poterci lasciare in eredità!

Giuseppe Alesii

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